Spettacoli
La magia del palcoscenicoNessuna delle persone coinvolte viene mai messa in alcun imbarazzo o in situazioni ridicole.
Durante lo spettacolo si ride, ma ciò avviene per il senso di meraviglia
per quello che sta accadendo, e mai per aver messo a disagio uno spettatore.
Si può dire che si ride “con lo spettatore” e mai “dello spettatore”.
Si tratta di uno spettacolo che conduce lo spettatore alla riscoperta in chiave moderna e, forse, culturalmente inattesa della secolare figura del prestigiatore, erede di un’antica e ben documentata tradizione che va da Pacioli a Cardano, da Garzoni all’Aretino ed anche a molti secoli prima.
I giochi di prestigio eseguiti, attuali nello stile, porteranno gli spettatori in un viaggio nel tempo che, facendo incontrare personaggi come Reginald Scot (1538-1599), Giuseppe Pinetti da Orbetello (1750–1800) Max Malini (1873 – 1942) ed altri ancora, farà scoprire quanto i giochi di prestigio di 300, 500, ma anche di più di 2000 anni fa (raccontati da Alcifrone nel III secolo A.C. e, più tardi, anche da Seneca) restino ancora vivi ed attuali.
Non richiede particolari allestimenti (pedana e luci per lo spettacolo) o assistenza tecnica.
Oggetti comuni e quotidiani diventano improvvisamente degli oggetti misteriosi che sfidano l’immaginazione.